La Cultura delle classi subalterne…

La cultura delle classi subalterne fra tradizione e innovazione, Alessandria, 14-16 marzo 1985

Convegno di Studi organizzato da: Regione Piemonte – Assessorato alla Cultura, Amministrazione provinciale di Alessandria – Assessorato alla Cultura, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria.

Con l’adesione delle riviste: Fonti orali. Studi e ricerche, I giorni cantati, Movimento operaio e socialista, Primo maggio, Venetica.

“Ma non ci garba che il Sessantotto (e ne parliamo in modo simbolico, intendendo tutti gli ultimi vent’anni) rimanga allo stato di incubo per alcuni, preferiremmo che venisse sottratto alla duplice rimozione dovuta ad un tempo ad un suo schiacciamento sui cosiddetti  «anni di piombo » e a una rottura nella memoria storica di dimensioni catastrofiche quale quella verificatasi all’inizio degli anni Ottanta.

Indagare questo presente come storia, applicarvi metodologie differenti, tanto storiche quanto antropologiche, ci pare un compito essenziale per cogliere cosa sia, oggi, la cultura di quelle che – in mancanza di una più esaustiva definizione – continueremo a chiamare classi subalterne.

Chissà che, come talvolta accade, non ne vengano spunti in grado di portare nuova luce su aspetti finora trascurati dei decenni immediatamente antecedenti.”

Roberto Botta, Franco Castelli, Brunello Mantelli (Alessandria, giugno 1987)

AA.VV., La Cultura delle classi subalterne fra tradizione e innovazione, a cura di Roberto BottaFranco CastelliBrunello Mantelli, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 1988, pp. 400, (Atti del Convegno di Alessandria, 14-16 maggio 1985), L. 40.000