Giovanni Rapetti, poeta della memoria ribelle

 

Corpus poetico

Inventario delle poesie

 

 

 


 

Facebook

Gruppo Facebook Amici di Giovanni Rapetti

Lo scopo di questo gruppo Amici di RAPETTI è quello di ricordare un grande personaggio: quel GIOVANNI RAPETTI che non è stato solo “il Bardo di Villa del Foro”, ma un intellettuale del Novecento, impegnato su più fronti: il disegno, la scultura (fu allievo e amico di Manzù), la poesia, la resistenza ad ogni forma di fascismo e di violenza (sull’uomo e sull’ambiente) …

Nato a Villa del Foro, sobborgo di Alessandria, nel 1922 e morto il 26 gennaio 2014 ad Alessandria. E’ vissuto ad Alessandria, dove ha svolto la professione di insegnante di disegno. Interrotti gli studi all’Accademia Albertina di Torino a causa della guerra, sul fronte francese è fatto prigioniero dei tedeschi dopo l’8 settembre, ma riesce a fuggire e collabora con le forze della Resistenza.

Allievo e amico di Manzù all’Accademia di Brera, partecipa dal 1946 con disegni e sculture a mostre nazionali. Vince nel 1946 il premio “Medardo Rosso” per la scultura e nel 1947 il premio “Leonardo da Vinci” per il disegno. Nel 1971 gli è stata dedicata una mostra personale di disegni a Gand in Belgio e nel 1973 a Sint Niklass nelle Fiandre (Belgio).
Nel 1977 il Comune di Alessandria gli dedica una grande mostra antologica della sua trentennale produzione grafica nel corso del convegno di studi “Cultura contadina e operaia in Piemonte”.
Profondamente legato al suo paese, scopre la vena poetica ispirandosi ai personaggi della locale Società Operaia di Mutuo Soccorso, cui dedica, nel Carnevale 1973, il poemetto-bosinata Er fugaron. Dal successo dell’iniziativa decolla quello che sarà un lavoro poetico ciclopico e fluviale: un poema in endecasillabi, scolpito nel dialetto locale, sulla memoria e la visione del mondo di una piccola comunità contadina, ma che dal microcosmo paesano assurge a significati universali. Si tratta di più di 1300 poesie di forte afflato epico-lirico, che portano Rapetti a essere considerato una delle voci più interessanti nel panorama neodialettale contemporaneo.

Premiato al concorso di poesia piemontese “Nino Costa” 1974, dal 1984 partecipa alle prime Biennali di poesia di Alessandria.

Collaboratore dell’ISRAL – Centro di cultura popolare “G.Ferraro” di Alessandria (che custodisce tutta la sua produzione poetica dialettale, superiore ai 1300 testi), con Franco Castelli ha portato frequentemente le sue poesie in scuole, biblioteche, Società di mutuo soccorso in ambito regionale, nonché in convegni nazionali.

Alla prima opera in dialetto Er fugaron (Villa del Foro, Società Operaia di Mutuo Soccorso), seguono nel 1987, I pas ant l’èrba (a cura di F.Castelli, introduzione di G.Tesio, Mondovì, All’insegna del Moro), nel 1993 la corposa antologia Ra memòria dra steila, a cura di F.Castelli (Alessandria, Edizioni dell’Orso), pubblicata con la collaborazione di Camera del Lavoro di Alessandria e Isral (101 poesie), e infine nel 2012, per onorare i suoi 90 anni, Er len-ni an Tani (Le lune in Tanaro), (Edizioni Joker-Isral), a cura di Franco Castelli e Piero Milanese (33 testi inediti).

Sue poesie sono comparse su diversi giornali e riviste, fra cui particolarmente “Il Piccolo” di Alessandria e “La provincia di Alessandria”; su L Bochèt 1974, Torino, Edizioni del Cenacolo, 1975 (Er caratìa e Er frustìa, poemetto); sulle antologie Poeti in piemontese del Novecento, a cura di Giovanni Tesio e Albina Malerba, Torino, Centro Studi Piemontesi, 1990 (8 poesie); e Poeti in piemontese della provincia di Alessandria 1861-2010, a cura di Sergio Garuzzo, Torino, Centro Studi Piemontesi, 2011 (8 poesie).

Giovanni Rapetti ha collaborato con l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria sin dalla sua nascita: si vedano, sulla rivista dell’Istituto:

-poesia A Raschio, “Quaderno” 2, 1987, p. 176;

-poesia I lizarò (Le lucciole), “Quaderno di storia contemporanea”, 8, 1990, pp. 8-9;

-Disegni e poesie di Giovanni Rapetti in omaggio all’Istituto nel 50° della Resistenza, “Quaderno di storia contemporanea”, 17/18, 1995, p. 234 [3 poesie: Pane di crusca, Utero di sabbia, Sentiero ribelle];

-La ribellione della parola. Considerazioni di un artista (allora ventenne) sugli anni 1943-1945, “Quaderno di storia contemporanea”, 1996 / 20.

Oltre ai fondamentali saggi di FRANCO CASTELLI:

• Un paese nella memoria. le poesie dialettali di Giovanni Rapetti, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 1984,
• Ra stòria listòria. Dal racconto parlato al censimento poetico di una lingua e di una cultura in estinzione, Introduzione a Ra memòria dra stèila, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 1993, pp. 13-39;
• U santé du Ribelle. Guerra e Resistenza nella poesia di Giovanni Rapetti, “Quaderno di storia contemporanea”, 2001 / 29;
• Un poeta diverso, per una Memoria ribelle, in Er len-ni an Tani, a cura di F. Castelli e P. Milanese, cit.

di lui hanno scritto:

MANLIO CORTELAZZO, su “La Ricerca Dialettale”, 1, Pisa, Pacini, 1975;

SANDRO GASTALDI, in Poesia dialettale alessandrina, a cura di Rossana Ivaldi, suppl. a “La Provincia di Alessandria”, 12/2, 1985;

MARCELLA FILIPPA, Giovanni Rapetti poeta della memoria contadina, su “Stampa Sera”, 6.6.1986; su “Fonti orali”, V,2,1986 (rec. a Un paese nella memoria) e VII, 5, dic.1987 (rec. a I pas ant l’èrba);

QUINTO ANTONELLI, su “Materiali di Lavoro”, Rovereto, 3-4/1986;

ALBINA MALERBA, su “Studi Piemontesi”, XVII (1988), 2;

SANDRO BUORO, L’apocalittico Rapetti mette i “vinti” in rima, “La Stampa”, 7.2.1988;

CARLA RESCHIA, Viaggio al Cristo. Un rione in 800 liriche, “La Stampa”,23.7.1989;

FRANCO BREVINI, Le parole perdute. Dialetti e poesia nel nostro secolo, Torino, Einaudi, 1990;

NADIA BIANCATO, Rapetti poeta antropologo, “L’altro Piemonte”, n.7/8 (1990);

GIOVANNI TESIO, introduzione a I pas ant l’èrba cit., e nella cit. antologia Poeti in piemontese del Novecento, pp.79-80.

PAOLO ZOCCOLA, La memoria come ribellione. Villa del Foro: un mondo salvato dalla poesia, “Il Piccolo”, 24.5.1994;

GIOVANNI TESIO, Poetare contro l’oblio, “Lotte Unitarie”, luglio 1994;

ELIO GIOANOLA, Rapetti poeta: il Paese-Paradiso (Tani River), “Lotte Unitarie”, luglio 1994;

PIERO MILANESE, L’ultima poesia. La recente produzione poetica di Giovanni Rapetti, in A. Ballerino-F. Livorsi (a cura di), Riscoprire Alessandria. Cultura e società tra il 2002 e il 2008, Alessandria, LineLab edizioni, 2008 (8 poesie);

ANTONIO CATALFAMO, Giovanni Rapetti. La memoria dei “vinti” destinati a vincere, in “Poeti operai”, numero monografico de “Il Calendario del Popolo”, n. 730, maggio 2008 (4 poesie);

CARLO PETRINI, L’uomo della memoria ribelle, “Repubblica” di Torino , 8 agosto 2010 (Storiedipiemonteslowfood. it)

DELMO MAESTRI, Giovanni Rapetti: la memoria e la stella, in Er len-ni an Tani, a cura di F. Castelli e P. Milanese, cit.;

MARIO CHIESA, su “Studi Piemontesi”, giugno 2013, vol. XLII, fasc. 1 (rec. a Er len-ni an Tani);

EUGENIO BRAITO, su “Rivista di Storia Arte e Archeologia per le provincie di Alessandria e Asti”, CXXII (2013), 1 (rec. a Er len-ni an Tani).

Diverse composizioni di Rapetti sono state musicate da musicisti piemontesi e in particolare dal gruppo alessandrino Tre Martelli che le ha incise sui CD Omi e Paiz(1995), Car der steili (2000) e Tra cel e tèra (2005). Nel 2012 è uscito il CD Cantè ‘r paròli. Omaggio a Giovanni Rapetti (edizioni Felmay), interamente dedicato al Poeta in occasione dei suoi 90 anni.