Concorso su un tema di storia contemporanea

16 January 2004

Il Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana propone, per l’anno scolastico 2003/2004, alcuni temi di ricerca per gli studenti delle Scuole superiori, inerenti la storia contemporanea.

Accogliendo queste proposte, il Consiglio regionale, le Province piemontesi, la Direzione generale regionale per il Piemonte del Ministero all’Istruzione, hanno indetto l’annuale concorso riservato agli studenti delle Scuole superiori della Regione sui seguenti temi.


Testo n. 1

Nella storia del secolo XX° la nascita e la morte di regimi totalitari hanno rappresentato l’evento più significativo, non solo sul piano della storia europea e universale, ma anche sul piano delle singole individualità che con quei regimi si sono trovati a vivere, seguendone dall’interno le diverse vicissitudini, condividendone in un primo momento le speranze, poi subendone le oppressioni, infine auspicandone la fine e sognando il ritorno della libertà. Nel caso specifico dello stalinismo l’esperienza brutale del Gulag ha generato una vasta letteratura, non solo di memorie e di studi storici, ma anche di testi autobiografici, di storie di vita, di diari e di narrazioni in prima persona. Fra i molti testi oggi disponibili anche in lingua italiana, individuane uno, e attraverso l’analisi della sua opera ricostruisci i tratti del sistema totalitario staliniano e dell’universo concentrazionario del Gulag.


Testo n. 2

Nella cultura italiana degli anni Venti e Trenta sono noti i casi di opposizione al regime di intellettuali, scrittori, uomini politici. Meno conosciuta è l’opposizione manifestata da anonimi cittadini, che spesso con esigue forze andarono incontro a dure prove, a sacrifici e videro fortemente condizionata la loro quotidianità. Assai poco nota è, soprattutto, l’esperienza del “confino”, per la quale il regime predispose un’apposita regolamentazione normativa, di cui qualcosa sappiamo attraverso la memoria di confinati illustri.


Testo n. 3

Accanto alla deportazione politiche e razziali e all’internamento dei militari esistono altri “spostamenti di popolazione” che riguardano i malati mentali, gli zingari, gli omosessuali, i testimoni di Geova. Svolgi una ricerca su uno di questi casi, ricostruendo episodi di emarginazione e di persecuzione degni di essere riportati alla luce.


Testo n. 4

Fascio littorio, svastica, etc. Rifletti sull’uso dei simboli da parte delle dittature europee del Novecento, nonché sulle ragioni della forza di persuasione sulle masse dei miti e dei riti dell’azione e della violenza.
Ancora oggi quei simboli trovano utilizzo presso gruppi, in genere giovanili, legati al mondo del calcio e di altri sport, e tra i sostenitori di gruppi musicali; anche molti singoli giovani li riportano su magliette, sui diari scolastici o segnati in vari modi sul proprio corpo: rasature, tatuaggi, pendagli o piercing. Quale relazione può avere quest’ultimo utilizzo con le ideologie a cui quei simboli fanno riferimento?


Testo n. 5

“Canto dei morti invano” di Primo LEVI

“Sedete e contrattate
A vostra voglia, vecchie volpi argentate.
Vi mureremo in un palazzo splendido
Con cibo, vino, buoni letti e buon fuoco
Purché trattiate e contrattiate
Le vite dei nostri figli e le vostre.
Che tutta la sapienza del creato
Converga a benedire le vostre menti
E vi guidi nel labirinto.
Ma fuori al freddo vi aspetteremo noi,
L’esercito dei morti invano,
Noi della Marna e di Montecassino,
Di Treblinka, di Dresda e di Hiroshima:
E saranno con noi
I lebbrosi e i tracomatosi,
Gli scomparsi di Buenos Aires,
I morti di Cambogia e i morituri d’Etiopia,
I patteggiati di Praga,
Gli esangui di Calcutta,
Gl’innocenti straziati a Bologna.
Guai a voi se uscirete discordi:
Sarete stretti dal nostro abbraccio.
Siamo invincibili perché siamo i vinti.
Invulnerabili perché già spenti:
Noi ridiamo dei vostri missili.
Sedete e contrattate
Finché la lingua vi si secchi:
Se dureranno il danno e la vergogna
Vi annegheremo nella nostra putredine.

14 gennaio 1985″

Analizza e commenta la poesia di Primo Levi in riferimento al travagliato periodo storico da lui vissuto; prova a rileggerla con gli occhi puntati sulle tragedie del mondo a te contemporaneo.


La ricerca potrà essere realizzata, laddove gli organi collegiali della scuola – ciascuno per quanto di propria competenza – ritengano aderirvi, senza modificare la normale attività didattica, attraverso lavori individuali o di gruppo (composto da non più di 5 studenti) articolati all’interno della classe, coordinati da un insegnante, e potrà essere condotta con la più ampia libertà dei mezzi di indagine e di espressione (elaborati scritti, disegni, fotografie, mostre documentarie, materiale audiovisivo o con lavori che si avvalgono di più mezzi espressivi).

Gli insegnanti che hanno intenzione di partecipare con gruppi di studenti, sono pregati di darne segnalazione al Consiglio regionale del Piemonte: Comitato affermazione valori della Resistenza e all’Assessorato all’Istruzione della Provincia di appartenenza, entro il mese di novembre 2003, indicando chiaramente il tema prescelto.

Gli elaborati dovranno essere inviati, previo accordo, all’Assessorato all’Istruzione della Provincia di appartenenza della Scuola (per quanto riguarda le scuole della Provincia di Torino al CE.SE.DI., Via Gaudenzio Ferrari, 1 – Torino) entro venerdì 23 gennaio 2004.

Le Commissioni provinciali preposte all’esame dei lavori selezioneranno gli elaborati migliori. Gli autori di detti elaborati, accompagnati dall’insegnante che ha coordinato il lavoro, parteciperanno a spese del Consiglio regionale e delle Province piemontesi, ad un viaggio di studio con meta la visita di alcuni luoghi significativi in Italia e in Europa.

Per agevolare il lavoro dei coordinatori, i temi di ricerca saranno corredati da testi esplicativi più articolati e suggerimenti bibliografici.