Virgina Marini. Una primadonna alessandrina…

Virginia Marini nasce ad Alessandria il 19 novembre 1842 e muore a Roma il 13 marzo 1918. È battezzata come Rosa Maria Virginia Visino; ma il suo nome d’arte sarà per tutta la vita Virginia Marini, dal cognome del marito.

Come attrice conseguì successi e fama a livello nazionale e internazionale fra gli anni Sessanta e i Novanta dell’Ottocento. Si può dividere la sua vita in tre periodi. Il primo va dalla nascita del suo precoce debutto come primadonna, che avviene nel 1866. Il secondo corrisponde  al suo citato periodo di gloria, accanto ai principali capocomici e ai massimi artisti del teatro italiano, che si chiude per volontario abbandono delle scene nel 1894. Da allora, fino alla fine dei suoi giorni, dirige la scuola di recitazione dell’Accademia Santa Cecilia di Roma.

Il libro segue questo percorso da due angolature distinte.

La prima si concentra sui rapporti fra Virginia e Alessandria: il matrimonio appena quindicenne, le brevi tournèes nei teatri alessandrini, e gli “onori” che la Città rivolse alla sua diva sia in vita che dopo la morte.

La seconda accompagna Virginia nei rapporti/rivalità con i “mostri sacri” del momento, nei trionfi sulla scena nazionale e infine negli appartati ma operosi anni da “maestra”.

Fra le due parti biografiche si inserisce un “intermezzo” dedicato a contestualizzazioni storico-teatrali. Virginia non è entrata nell’olimpo artistico dove abitano in eterno le “divine” della scena, ma è certamente stata fra i protagonisti di un momento glorioso e fondamentale del teatro italiano.

Franco Ferrari, Virgina Marini. Una primadonna alessandrina fra la Ristori e la DuseAlessandria, Linelab Edizioni, 2013