Libri antichi: catalogato un prezioso nucleo

2 September 2020

Non tutti sanno che la biblioteca dell’Isral possiede anche libri antichi, cioè, secondo le convenzioni biblioteconomiche, stampati prima del 1831.

Si tratta di un nucleo che fa parte del fondo Dossena, già di per sé di alto valore storico perché testimonianza delle letture e dell’universo culturale di una famiglia che svolse un ruolo di primo piano nel Risorgimento Alessandrino, in particolare attraverso Giovanni (1798-1827), membro della Giunta provvisoria di governo con Santorre di Santarosa e per questo esiliato (finì prematuramente i suoi giorni a Barcellona); ma ancora più prezioso appunto perché custodisce al suo interno questi libri antichi.

Sono 108 monografie, alcune facenti parte di opere in più volumi e legate insieme. Si tratta di libri prevalentemente del XIX secolo, 26 risalgono al XVIII e 5 al XVII.

Il più antico è del 1668, si tratta di un’edizione stampata ad Amsterdam delle Metamorfosi di Ovidio posseduta solo dalla Biblioteca Nazionale di Firenze e da noi in Italia, con un bel frontespizio calcografico e marca editoriale.

Non è l’unico libro raro che si trova nel fondo: i bibliotecari dell’Isral Paolo Carrega e Giulia Vay hanno catalogato sei libri di cui nessuna biblioteca in Italia, sino ad oggi, aveva segnalato la presenza; altri libri sono presenti in pochissime altre biblioteche.

Naturalmente questi libri non possono essere dati in prestito, ma il bibliofilo curioso potrà consultarli in sede prenotandosi all’indirizzo biblioteca@isral.it.