Musica del tempo che fu, fra storia e reinvenzione

2 May 2017

Venerdì 5 maggio alle ore 17.00 presso l’Auditorium Pittaluga Musica del tempo che fu, fra storia e reinvenzione

Affidato alla fisarmonica di GIANNI COSCIA e a studenti e studentesse dei corsi jazz e di sassofono del “Vivaldi” l’ultimo incontro del ciclo L’Altra Musica.

In programma un percorso che, a partire da musiche popolari di tradizioni a noi vicine, sfocerà nella proposta di una loro rivisitazione e riattualizzazione da parte dell’illustre jazzista e dei giovani musicisti chiamati a collaborare con lui.

L’incontro viene introdotto da Franco Castelli, etnomusicologo, direttore del Centro di cultura popolare “G. Ferraro” dell’Isral (Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria).
Sulla base delle sue esperienze di ricerca sul campo, iniziate 50 anni fa, Castelli fornirà un affresco sulle tradizioni musicali nel Piemonte contadino, e in particolare su quel repertorio di notevole spessore e valore che ha accompagnato, tra Otto e Novecento, la vita dei nostri nonni, in pianura e in collina, tra musica bandistica e balli di festa, tra feste dei coscritti e Carnevali e sagre di paese con l’immancabile “ballo a palchetto”

Un repertorio glorioso ma quasi dimenticato di “musica a orecchio”, cui Gianni Coscia si è ispirato con brani di sua composizione come Tributo a Frumento e la Mazurka alterata (Migliavacca), in album ormai storici come L’altra fisarmonica, La briscola e Radici, in compagnia di Gianluigi Trovesi.

Il ciclo, che ha preso il titolo da un importante testo di Roberto Leydi, si è composto di quattro incontri pensati come occasione per avvicinare culture musicali ‘altre’ rispetto a quella occidentale colta, e si è collegato a “L’altra musica a scuola”, corso di formazione in servizio per docenti di scuola primaria e secondaria organizzato dal Dipartimento di Didattica della musica del Conservatorio.

Progetto a cura di Silvana Chiesa, docente di Storia della musica per Didattica.

Ingresso libero fino a esaurimento posti