Questa volta interrogano gli studenti: Resoconto

22 October 2012

Incontro per gli studenti dell’istruzione secondaria di secondo grado nell’ambito della SEDL (Settimana Europea della Democrazia Locale). Si è svolto giovedì 18 ottobre 2012 l’incontro Questa volta interrogano gli studenti promosso dalla Sezione didattica dell’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi” (Isral).

L’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “Vinci” ha ospitato una numerosissima platea di studenti (circa 200), che rappresentavano tutte le scuole secondarie di secondo grado della città.

Di seguito l’elenco delle classi partecipanti e dei professori che hanno curato la preparazione degli studenti in vista dell’incontro:

  • IIS“VINCI”: (cl. III B IPC “Migliara”, Prof.ssa Lenti) – (cl. V programmatori ITC “Vinci”, Prof. Mario Todino);
  • IIS “NERVI- FERMI”: (cl. IV moda “Fermi”, Prof.ssa Alferano) – (cl. IV odontotecnico “Fermi”, Prof.ssa Maria Teresa Bianchi);
  • IIS “VOLTA” (cl. IV e V) Prof.ssa Maria Luisa Gambetta;
  • IIS “SALUZZO – PLANA”: (cl. III A Liceo Classico Plana, Prof.ssa Fiorenza Panizza) – (cl. IV A e cl. IV B Linguistico “Saluzzo” Prof.ssa Antonella Ferraris, Prof.ssa Giovanetti);
  • LICEO SCIENTIFICO GALILEI (cl. V E, Prof.ssa Patrizia Nosengo).

Hanno aperto i lavori la Dirigente dell’Istituto “Leonardo Vinci” prof.ssa Luigina Paola Cerrina, e la Prof.ssa Graziella Genovese, sempre dell’Istituto “Vinci”, che ha parlato anche a nome del Prof. Mario Todino, da subito coinvolto nell’organizzazione dell’evento. La Dott.ssa Barbara Amelotti ha portato i saluti del Comune di Alessandria.

Per l’Isral sono intervenute il Direttore, Prof.ssa Luciana Ziruolo e la Dott.ssa Paola Vigna, che hanno progettato e coordinato l’iniziativa.

La parola è poi passata a Jörg Luther, Professore di istituzioni di diritto pubblico presso l’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, che ha risposto a numerose domande che i ragazzi avevano fatto pervenire all’Isral tramite i loro professori. L’esposizione chiara e coinvolgente del Prof. Luther ha anche stimolato un vivace dibattito, facendo scaturire nuovi interrogativi da parte dei ragazzi.

Prezioso è stato anche il contributo della Dott.ssa Maria Bottiglieri e del Dott. Giovanni Boggero, del Dottorato di Ricerca delle Autonomie Locali, Servizi Pubblici e Diritti di Cittadinanza (DRASD).

Le domande degli studenti, che pubblichiamo di seguito, erano veramente molte e non è stato possibile rispondere a tutte in maniera approfondita, ma sia l’Isral, sia il Drasd sono disponibili a proseguire il dialogo attraverso due modalità: incontri nelle classi e/o contatti via mail (didattica@isral.it). L’Isral mette a disposizione il proprio sito web www.isral.it, sul quale si possono già reperire molti materiali dalla “storica” sezione “Cittadinanza e Costituzione” e sulla quale verranno man mano caricati i nuovi materiali.

DOMANDE DEGLI STUDENTI PERVENUTE ALL’ISRAL. PROSPETTO SINTETICO PER CATEGORIE
a cura di Paola Vigna e Luciana Ziruolo

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani:

  • Quali sono i diritti umani fondamentali sanciti dalla Dichiarazione?;
  • Quando è stata promulgata? Da chi?;
  • Che cosa è la Commissione dei Diritti Umani? Quali i suoi scopi? Quali sono i membri di tale commissione e da quale organismo vengono selezionati?;
  • Quando viene celebrata la giornata dei diritti umani?;
  • Quali sono i fondamentali diritti economici e sociali che dovrebbero essere riconosciuti a tutti anche in tempo di crisi?;
  • Il diritto alla privacy vs. sicurezza sociale.

Le violazioni dei diritti umani:

  • La situazione attuale rispetto alle violazioni dei diritti umani, con confronti fra l’Italia e le altre nazioni. (per l’Italia molti fanno riferimento a casi di violazioni dei diritti umani in carcere o in luoghi di detenzione es. CPT);
  • Le violazioni dei diritti umani nel corso di conflitti;
  • Come si interviene, o si dovrebbe intervenire per limitare le violazioni dei diritti umani?.

Questioni ancora irrisolte:

  • Perché il diritto all’eutanasia non è riconosciuto come un diritto universale?
  • Perché la pena di morte, ancora in vigore in molti Stati degli USA, non è considerata una violazione dei diritti umani?;
  • In Italia sembra che la giustizia non sia uguale per tutti, perché e che cosa si può fare per cambiare questa situazione?;
  • Quali sono i diritti dei giovani immigrati di seconda generazione in Italia? Quali le differenze con altri Paesi Europei?.

Partecipazione e democrazia:

  • Che cosa si intende per “diritti di inclusione”?;
  • La partecipazione alla vita politica da parte degli italiani, specialmente dei giovani è in forte calo (come è emerso anche dalle ultime elezioni alessandrine), come contrastare questa tendenza?;
  • Perché in Italia sembra così difficile attuare veramente la democrazia? La Democrazia Diretta Telematica potrebbe essere una soluzione?;
  • Le parole Democrazia e Libertà sono sinonimi?;
  • Le varie forme di terrorismo possono sconfiggere la democrazia?;
  • La ribellione porta scompiglio nel governo di una nazione, ma se la ribellione è dovuta ad una violazione di diritti umani, diventa lecito ribellarsi?;

DOMANDE DELLA CLASSE V E DEL LICEO SCIENTIFICO GALILEI DI ALESSANDRIA

(si riporta l’elenco completo in quanto, per ragioni di tempo, alla maggior parte di esse non è stato possibile rispondere nel corso dell’incontro)

  1. Attualmente abbiamo la possibilità di conoscere le situazioni, le condizioni e i problemi di quasi tutto il mondo e conseguentemente possiamo rilevare come diversi Paesi, con differenti culture, presentino diritti molto distanti e perfino contrastanti nelle materie più varie. Viene spontaneo chiedersi: quali sono universalmente giusti? Se fossero realmente individuati diritti universali corretti per tutti, dovrebbero essere imposti alla totalità della popolazione mondiale allo stesso modo?
  2. Possiamo parlare oggi di diritti di natura? E se sì, quali sono?
  3. Qual è il limite tra le istanze di un gruppo culturale e i diritti che lo Stato (ad esempio italiano) riconosce all’individuo? Per esempio, il diritto di una donna islamica di seguire la sua religione e i diritti che noi riconosciamo come universali (per me indossare il burqa è una violazione dei diritti della donna, mentre per alcuni islamici è un diritto)
  4. Ha senso parlare di identità nazionali in un mondo globalizzato?
  5. Quando lo Stato deve decidere quali leggi emanare in base ai diritti umani, deve rifarsi anche alla religione professata in quello Stato?
  6. È giusto, secondo quanto accade attualmente in Italia, limitare e in un certo qual modo invadere le “scelte” di vita e le usanze degli “stranieri”, al fine di piegarli alle usanze nazionali (nel nostro caso italiane)? Insomma, è corretto imporre il nostro costume e la nostra legge, specchio della nostra cultura, talora antitetica alla loro, anche se tale legge ai nostri occhi sembra tutelare i diritti della persona?
  7. Perché alcuni documenti internazionali parlano di diritti “universali” dell’uomo, se poi vi sono Paesi e culture in cui tali diritti non sono riconosciuti e non valgono?
  8. Ogni Stato e ogni Paese ha le sue leggi, che garantiscono i diritti e i doveri dei cittadini. Però è noto che nei diversi Paesi vigono leggi differenti., che sanciscono dritti e doveri diversi. Dunque vi sono concezioni diverse della cittadinanza? E’ dunque possibile in uno Stato multietnico, con cittadini provenienti da Paesi diversi e quindi a diritti e doveri diversi avere un unico modello di cittadinanza?
  9. Qual è il confine tra la legge di uno Stato e i diritti di gruppi di cittadini? Ad esempio, se il matrimonio è un diritto civile, per quale motivo è riservato soltanto alle persone eterosessuali?
  10. È accettabile il fatto che i genitori impongano la loro religione ai figli, giacché scegliere una religione o un’altra è un diritto che i genitori infrangono nel momento in cui insegnano ai loto figli la “verità” nel loro credo?
  11. Fino a dove può valere il mio diritto democratico di conoscere, sena ledere il diritto che lo Stato ha di mantenere il “segreto di Stato”? E quali informazioni mi sono precluse giustamente o ingiustamente? Secondo quali criteri possono essere selezionate?
  12. L’elezione di un governo tecnico non è un modo per bypassare la volontà dei cittadini? Così facendo, non si toglie al popolo che dovrebbe essere sovrano, il suo potere legittimo? In un Paese in cui un’autorità si sostituisce alla volontà popolare, si può ancora parlare di democrazia?
  13. È giusto che tutti gli individui abbiano il diritto di voto, considerate le differenti capacità di comprensione? Il peso di un voto è e deve essere uguale, indipendentemente da chi lo ha espresso, cioè hanno lo stesso valore il voto espresso da chi ha realmente riflettuto razionalmente e quello espresso da chi invece, ingenuamente, ne ha analizzato il significato solo superficialmente? E sarebbe poi giusto ledere la democrazia a favore di chi solo sa ragionare, o è meglio optare per l’egualitarismo e rischiare che certi voti siano approssimativi?
  14. Con l’avvento dei regimi democratici e quindi con l’estensione del diritto di voto alla totalità della popolazione, non si rischia a volte di ledere la giustizia stessa, se il voto della maggioranza non le è conforme?
  15. Se tutti gli individui riuniti in un corpo politico votano per ottenere il bene pubblico, come diceva Rousseau, come è possibile l’esistenza di più partiti? Non dovrebbero essere tutti indirizzati alla realizzazione degli stessi obiettivi?
  16. Nella società attuale, in cui l’economia e la società si sono evolute verso forme di individualismo, cosa ci può ancora spingere alla necessità di congiungerci in comunità?
  17. Oggi tutti i ragazzi dovrebbero formalmente avere la stessa possibilità di accedere agli studi universitari. Questo però non è possibile in tutti i casi in tutti quei Paesi, compresa l’Italia, in cui questi studi possono essere affrontati soltanto da chi ha una certa disponibilità economica. Quindi il diritto formale non è anche un diritto sostanziale. Non dovrebbe essere lo Stato a finanziare lo studio, visto che esso è un diritto di tutti?
  18. Possiamo ancora definirci democratici, o siamo inconsciamente controllati da governo, economia, finanza e mass media?
  19. Qual è il fondamento del Diritto? In campo politico, sociale o religioso? O Nel cosiddetto diritto naturale?
  20. La legge stabilisce i nostri diritti limitando la nostra libertà. È possibile uno Stato nel quale le nostre azioni non siano normate in modo da circoscrivere i nostri diritti, concedendocene alcuni e negandocene altri?
  21. In base quale principio lo Stato stabilisce che se l’aborto è effettuato entro il terzo mese di gravidanza la vita non costituisce un diritto riconosciuto all’individuo che deve nascere? Cioè qual è il limite tra diritti dell’individuo e diritti politici?
  22. Oggigiorno vi è la tendenza a far rispettare la legge dello Stato, che regolamentano i doveri dei cittadini mediante punizioni sempre più severe. Non sarebbe forse più utile persuaderei cittadini dell’importanza delle leggi per formare una coscienza comune? E come è possibile costruire una cittadinanza consapevole di questo genere?

ALCUNE DOMANDE DELLA CLASSE IV OPERATORE MODA DELL’ISTITUTO FERMI:

  • Esiste ancora una democrazia?
  • Siamo realmente tutti uguali?
  • Perché non c’è uguaglianza nella giustizia?

ALCUNE DOMANDE DELLA CLASSE IV ODONTOTECNICO DELL’ISTITUTO FERMI:

  • Alle ultime elezioni comunali nella città di Alessandria, e non solo, si è registrato un forte calo di partecipazione. Si sta perdendo l’affezione alla democrazia delegata. Ci si domanda: se c’è bisogno di partecipazione come può essere contrastata questa tendenza che può tradursi in individualismo, relativismo..? in modo particolare, e ne ha parlato recentemente il Presidente Napolitano, i giovani tendono a “calare la visiera”, ovvero a non partecipare alla vita politica del Paese, sono forse delusi da una classe politica che non offre modelli di comportamento positivi? Se c’è bisogno di partecipazione, come può essere contrastata questa deriva?
  • Il diritto alla privacy tocca l’essenza della dignità umana, la perdita della reputazione può equivalere alla distruzione della vita. E’ un diritto molto complesso, la sua interpretazione e la sua protezione devono fare i conti con l’evoluzione di una tecnologia sempre più invasiva e con le esigenze della sicurezza sociale interna e internazionale. Come salvaguardarlo?

ALCUNE DOMANDE DELLA IV B LINGUISTICO ISTITUTO SALUZZO

  • Cosa si intende con “diritti di inclusione”?
  • Quali sono i diritti attuali dei giovani di seconda generazione?

ALCUNE DOMANDE DELLA V PROGRAMMATORI ISTITUTO VINCI

  • Cosa sono i diritti umani e quando sono stati concessi?
  • In Europa chi si occupa di far rispettare i diritti umani?
  • Chi furono i principali autori della Dichiarazione Universale dei diritti umani?
  • Che differenza esiste tra i diritti umani del nostro Paese e quelli degli stati esteri?
  • L’eutanasia, che può non fare più soffrire molte persone, perché non è accettata come un diritto? Perché molti la rifiutano? Porre fine alle sofferenze dovrebbe essere un bene?