Unità d’Italia: una piccola celebrazione

12 May 2011

Alessandria, Venerdì 27 maggio, ore 21 presso il Museo Etnografico di Piazza della Gambarina

Piccola celebrazione dell’Unità d’Italia. Spettacolo per musica e parole a cura del Laboratorio creativo del Liceo Classico Balbo di Casale Monferrato “Zeroincondotta”

Spettacolo di canzoni guidate da una riflessione storica realizzato per il concorso regionale di storia contemporanea, per celebrare l’unità d’Italia dal punto di vista di ragazze e ragazzi che dopo aver fatto ricerca, aver letto e studiato,
provano a dire la loro sulla storia italiana e sull’importanza dei valori politici quali libertà, uguaglianza e giustizia.

Il testo dello spettacolo è stato ideato e composto dai ragazzi del Liceo Classico di Casale:

  • Laura Camera;
  • Andrea Casalone;
  • Stefano Chiesa;
  • Livia Lavagno;
  • Mattia Pallanza;
  • Gaia Romanello;
  • Kleshona Skhembi.

I testi sono letti da Livia Lavagno

Le canzoni sono eseguite dai Thunder of soul, un gruppo di ragazzi, alcuni dei quali del Liceo classico di Casale, nell’ambito del laboratorio creativo del liceo classico “Zeroincondotta”.

Insegnante coordinatore: Fabrizio Meni

La prefazione

I ragazzi del Liceo classico Balbo di Casale hanno costruito un percorso di musiche e parole cercando di far emergere gli ideali fondativi dello Stato Italiano mostrando come questi sono quegli stessi ideali alla base della Costituzione Italiana. Come hanno scritto nella prefazione:

“Abbiamo pensato di realizzare uno spettacolo scritto, diretto e realizzato da ragazzi per ragazzi e che potesse in qualche modo esprimere il punto di vista dei ragazzi sull’evento dei 150 anni che ci vede coinvolti in modo ufficiale da molti punti di vista ma nessuno dei quali è il punto di vista nostro. O meglio noi siamo chiamati in causa quando si tratta di adeguarci. Approfondire, studiare, essere pronti, non far brutte figure. E poi, ricordatevi che avete l’esame e… vuoi che non esca qualcosa sull’unità d’Italia?

Bene, ci siamo preparati. Abbiamo studiato. Abbiamo pure letto un po’ di libri per questo concorso che ci ha coinvolto in un modo non consueto. Abbiamo vissuto la scuola in modo attivo, realizzativo, concreto. Per dirla tutta, non ci siamo annoiati, come capita spesso a scuola.

E siccome ci siamo preparati e abbiamo studiato, abbiamo pensato di realizzare qualcosa che potesse esprimere il nostro stato d’animo, il nostro punto di vista, anche perché in questi mesi anche noi, come tutti, siamo coinvolti non solo nelle celebrazioni dei 150 anni ma anche… anche in immagini e notizie di un mondo che non è che ci renda proprio così felici…

Lo spettacolo alterna canzoni e letture di un percorso che abbiamo scritto per presentare sì le canzoni ma anche il nostro punto di vista.

Le canzoni

Le canzoni sono le canzoni della tradizione sia risorgimentale che resistenziale. Noi abbiamo solo cercato di ricamarci sopra alcuni giri di strumenti nostri. Il testo invece lo abbiamo pensato e scritto noi. E di quello siamo responsabili e con quello attendiamo il vostro giudizio.

  • Fratelli d’Italia;
  • Fischia il vento;
  • Pietà l’è morta;
  • La bella Gigogin;
  • O Venezia che sei la più bella;
  • Camicie rosse;
  • I ribelli della montagna (Dalle belle città);
  • Canzone del Maggio;
  • Bella Ciao.

“Abbiamo ritenuto di proporre questi canti piuttosto che altri (è infatti infinito l’elenco che si potrebbe compilare di canti che ripercorrono un periodo cronologico, come quello della storia dell’Italia unita, assai lungo temporalmente, assai complesso e diversificato) poiché sono, a nostro parere, quelli che maggiormente rappresentano il filo conduttore del concorso e quelli che più di altri assumono un significato per noi e all’interno della memoria collettiva italiana.”