“Giuseppe Saragat” di Federico Fornaro

9 April 2004

Giuseppe Saragat (1898-1988) è stato uno dei protagonisti più importanti del Novecento italiano. Presidente della Repubblica dal 1964 al 1971, dai più Saragat è ricordato come l’artefice della svolta di Palazzo Barberini, il luogo simbolo della scissione del Partito socialista nei primi giorni del 1947.

Questa biografia racconta l’uomo e il politico prima di Palazzo Barberini – con l’adesione al Partito socialista unitario di Turati e Treves nella Torino del 1922; il lungo impegno antifascista con l’esilio a Vienna, Parigi e nel sud della Francia; la vittoria della Repubblica nel referendum del 2 giugno 1946 – e dopo, negli anni della rottura con Nenni, dell’alleanza centrista con De Gasperi, della stagione riformatrice del centro-sinistra fino alla presidenza della Repubblica e alla drammatica stagione del terrorismo.

Attraverso gli scritti degli anni venti e trenta ma anche grazie agli interventi e agli articoli delle settimane successive al 1947, l’autore rilegge in una nuova dimensione storica e politica la figura di Saragat socialista democratico coerente la cui impostazione ideologica, maggioritaria nella sinistra europea del secondo dopoguerra, lo portò a combattere una lotta aspra e senza concessioni al comunismo.

La puntuale e precisa ricostruzione dei congressi del psli prima e del psdi poi e l’analisi del travagliato rapporto con la Democrazia cristiana e con il Partito socialista, consentono inoltre di ripercorrere un´importante pagina della storia del nostro paese.

Federico Fornaro è presidente dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria. Ha pubblicato:

  • “Giuseppe Romita. L’autonomia socialista e la battaglia per la Repubblica” (Milano 1996);
  • Collaboratore del volume “I deputati piemontesi all’Assemblea Costituente” (a cura di Caterina Simiand, Milano 1999);
  • Autore di alcune voci per il “Dizionario del Fascismo” (vol. II, a cura di Victoria de Grazia e Sergio Luzzatto, Torino 2003).

Collabora con le riviste “Italianieuropei“, “Le nuove ragioni del Socialismo” e “Quaderno di Storia Contemporanea“.