Concorso di storia contemporanea 2005/2006

18 September 2005

Il Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana propone, per l’anno scolastico 2005/2006, alcuni temi di ricerca per gli studenti delle Scuole superiori, inerenti la storia contemporanea.

Accogliendo queste proposte, il Consiglio regionale, le Province piemontesi, la Direzione generale regionale per il Piemonte del Ministero all’Istruzione, hanno indetto l’annuale concorso riservato agli studenti delle Scuole superiori della Regione sui seguenti temi:

Testo n. 1

L’esercizio e la conservazione della memoria nelle società democratiche rappresentano garanzie di rispetto istituzionale ed esprimono volontà di partecipazione democratica per delineare il futuro nel rispetto dei diritti umani.

Funzione dell’educazione storica, non solo per il Novecento, è anche quella di decifrare, mettendo in evidenza contraddizioni e matrici, i processi che hanno generato la tragedia.

Nel nostro paese c’è una memoria difficile da trasmettere, tant’è che si inizia solo ora a farlo: si sa ancora poco, ad esempio, non solo delle vicende, ma anche dell’esistenza stessa dei campi di concentramento italiani durante la seconda guerra mondiale.

Lo storico Carlo Spartaco Capogreco sottolinea come l’oblio del sistema concentrazionario italiano del fascismo monarchico (1940-1943) abbia contribuito alla sedimentazione nella coscienza collettiva dello stereotipo Italiani brava gente largamente autoassolutorio e rassicurante.

Un’autoassoluzione che non è solo oltraggiosa noncuranza per le vittime ma anche segno di “una cecità pericolosa” come ha scritto Zygmunt Bauman.

Dopo un lavoro di documentazione sull’internamento civile nell’Italia fascista costruite un elaborato – avvalendovi delle fonti (interviste, documenti d’archivio, fotografie, ecc.) e delle forme espressive che riterrete più opportune – che possa contribuire efficacemente a far conoscere nelle scuole questa tematica.

Testo n. 2

Il percorso delle donne in Italia nei diritti civili e nella rappresentanza politica, dalla conquista del voto ad oggi. Partendo dalla condizione di “cittadinanza limitata” riservata alle donne dal regime fascista, delineate le tappe di tale percorso, individuando aspirazioni, lotte, acquisizioni, ostacoli.

Test n. 3

Nell’immane tragedia della deportazione finirono travolti milioni di donne e di uomini eliminati o lasciati morire per i più svariati motivi: dall’odio razziale alla persecuzione politica, dalla repressione militare all’intolleranza per il diverso.

Le vittime dei lager appartenevano al popolo ebraico, al popolo rom, a tutte le nazioni d’Europa: russi, polacchi, italiani, francesi, olandesi ecc.

Ma le prime vittime dei campi furono tedeschi: Dachau venne aperto lo stesso anno dell’ascesa al potere di Hitler (1933) e accolse migliaia di suoi oppositori che vi sarebbero dovuti essere “rieducati”.

Negli anni successivi bambini tedeschi deformi, vecchi dementi e pazzi furono eliminati secondo un programma che fu ipocritamente definito di “eutanasia”.

Nella sterilizzazione dei malati di mente, nell’eliminazione delle “vite indegne di essere vissute” sta la radice e la preparazione di quelli che saranno poi la soluzione finale e i perversi esperimenti dei medici del Terzo Reich.

Ti sei mai interrogato sul nesso che lega queste tappe di un processo sempre più sconvolgente e non ti sei mai chiesto le ragioni per cui l’opinione pubblica internazionale, le classi dirigenti dei paesi democratici, gli uomini di cultura e di morale non abbiamo colto per tempo i segni di una progressione verso l’orrore che si sarebbe arrestata solo, sanguinosamente, con la distruzione della macchina economico-militare della Germania e dei suoi alleati?

La ricerca potrà essere realizzata, laddove gli organi collegiali della scuola – ciascuno per quanto di propria competenza – ritengano aderirvi, senza modificare la normale attività didattica, attraverso lavori di gruppo (composto da un minimo di 5 ad un massimo di 7 studenti) articolati all’interno della classe, coordinati da un insegnante, e lavori individuali, e potrà essere condotta con la più ampia libertà dei mezzi di indagine e di espressione (elaborati scritti, disegni, fotografie, mostre documentarie, materiale audiovisivo o con lavori che si avvalgono di più mezzi espressivi).

Gli elaborati prodotti non dovranno superare di massima 50 cartelle di testo (2000 caratteri spazi inclusi) sia cartacee che su supporto informatico o multimediale; la durata dei video (vhs, dvd, etc.) non dovrà superare 60 minuti circa. Gli elaborati inoltre dovranno essere completi di una breve nota metodologica e bibliografica.

Gli insegnanti che hanno intenzione di partecipare con gruppi di studenti, sono pregati di darne segnalazione al Consiglio regionale del Piemonte: Comitato affermazione valori della Resistenza e all’Assessorato all’Istruzione della Provincia di appartenenza, entro il 12 novembre 2005, indicando chiaramente il tema prescelto.

Gli elaborati dovranno essere inviati, previo accordo, all’Assessorato all’Istruzione della Provincia di appartenenza della Scuola (per quanto riguarda le scuole della Provincia di Torino al CE.SE.DI., Via Gaudenzio Ferrari, 1 – Torino) entro il 21 gennaio 2006.

Le Commissioni provinciali preposte all’esame dei lavori selezioneranno gli elaborati migliori.

Gli autori di detti elaborati, accompagnati dall’insegnante che ha coordinato il lavoro, parteciperanno a spese del Consiglio regionale e delle Province piemontesi, ad un viaggio di studio con meta la visita di alcuni luoghi significativi in Italia e in Europa.

Per agevolare il lavoro dei coordinatori, i temi di ricerca saranno corredati da suggerimenti bibliografici.

Bibliografia:

Tema 1

– Carlo Spartaco Capogreco, I campi del duce. L’internamento civile nell’Italia fascista (1940-1943), Torino, Einaudi, 2004.

– Fabio Galluccio, I lager in Italia. La memoria sepolta nei duecento luoghi di deportazione fascisti, Civezzano, Nonluoghi, 2002.

– Costantino Di Sante, I campi di concentramento in Italia: dall’internamento alla deportazione (1940-1945), Milano, Franco Angeli, 2001.

– Enzo Collotti, Sulla politica di repressione italiana nei Balcani, in La memoria del nazismo nell’Europa di oggi, a cura di L. Paggi, Firenze, La Nuova Italia, 1997.

– Franc Potocnik, Il campo di stermino fascista: l’isola di Rab, Torino, Anpi, 1979.

Testi generali:
– Davide Rodogno, Il nuovo ordine mediterraneo. Le politiche di occupazione dell’Italia fascista in Europa (1940-1943), Torino, Bollati Boringhieri, 2003.

– Andrei J. Kaminski, I campi di concentramento dal 1896 ad oggi. Storia, funzioni, tipologia, Torino, Bollati Boringhieri, 1997.

– Filippo Focardi, La memoria della guerra e il mito del “bravo italiano”. Origine e affermazione di un autoritratto collettivo, in “Italia Contemporanea”, n.220-221, 2000.

– David Bidussa, Il mito del bravo italiano. Persistenze, caratteri e vizi di un paese antico/moderno, dalle leggi razziali all’italiano del Duemila, Milano, Il saggiatore, 1994.

Traccia 2

– Victoria De Grazia, Le donne nel regime fascista, Marsilio, Venezia, 1993.

– Laura De Rossi (a cura di), 1945. Il voto alle donne, Consiglio Regionale del Piemonte – Angeli, Milano,1998.

– Anna Rossi Doria, Le donne sulla scena politica, in Storia dell’Italia repubblicana. La costruzione della democrazia, Einaudi, Torino,1994.

– Paola Gaiotti De Biase, Che genere di politica? I perché e i come della politica delle donne, Borla, Roma, 1998, 2 voll.

– Ersilia Alesandrone Perona, Adriana Castagnoli (a cura di), 1946 – 1985. Donne e governo della città. Le elette nel Consiglio comunale di Torino, Città di Torino – Archivio storico 2001.

– Anna Maria Bruzzone, Rachele Farina, La Resistenza taciuta: 12 vite di partigiane piemontesi, Bollati Boringhieri, Torino, 2003.

– Elena Paciotti, Le donne nelle istituzioni pubbliche secondo la Costituzione;

– Chiara Saraceno, Trasformazioni recenti dei rapporti e modi di organizzazione familiare,
entrambi in: Claudio Dellavalle (a cura di), Repubblica, Costituzione, trasformazione della società italiana (1946 – 1996), Consiglio regionale del Piemonte – Angeli, Milano, 2000.

– Marila Guadagnini, La stagione del disincanto? Cittadine, cittadini e politica alla soglie del 2000, Consiglio regionale del Piemonte, Consulta delle Elette, Il Segnalibro, Torino, 2000.

– Marila Guadagnini, (a cura di), Da elettrici a elette. Riforme istituzionali e rappresentanza delle donne in Italia, in Europa e negli Stati Uniti,Consiglio regionale del Piemonte, Celid, Torino, 2003.

– Direzione Segreteria dell’Assemblea regionale del Piemonte, (a cura di), Presenza di Genere nelle istituzioni e nelle nomine effettuate dal Consiglio regionale, Consiglio regionale del Piemonte, Torino, 2005.

Traccia 3

– F. Neumann, Struttura e pratica del nazionalsocialismo, Milano, Feltrinelli, 1977

– D. Bonhöffer, Etica, Milano, Bompiani, 1969-Brescia, Queriniana, 1995

– M. Burleigh, W. Wippermann, Lo stato razziale. Germania 1933-1945, Milano, Rizzoli, 1992

– H. Friedlander, Le origini del genocidio nazista, Roma, Editori Riuniti, 1997

– A. Ricciardi Von Platen, Il nazismo e l’eutanasia dei malati di mente, Firenze, Le lettere, 2000

– R. Overy, Interrogatori. Come gli alleati hanno scoperto la terribile realtà del Terzo Reich, Milano, Mondadori, 2002

– R. Gellately, Il popolo di Hitler, Milano, Longanesi, 2002

Sugli abusi medici perpetrati nei lager:

– R. J. Lifton, I medici nazisti, Milano, Rizzoli

– Y.Thanassekos, L’insegnamento della memoria dei crimini e dei genocidi nazisti. Per una pedagogia dell’autoriflessione, in E. Traverso, Insegnare Auschwitz. Questioni etiche, storiografiche, educative della deportazione e dello sterminio, Torino, Bollati Boringhieri, 1995

– R. Hilberg, La distruzione degli ebrei d’Europa, Torino, Einaudi, 2000 (introduzione e singole parti)

– H. Arendt, La banalità del male: Eichmann a Gerusalemme, Milano, Feltrinelli, 2003

– D. J. Goldhagen, I volontari carnefici di Hitler, Milano, Mondatori, 1997

– E. Trenti Paroli, A 50 anni dal processo ai medici nazisti, BMJ e JAMA s’interrogano sull’etica della medicina, in «Tempo medico», n. 546, 29 febbraio 1997

JAMA
Nell’archivio del Journal of the American Medical Association (JAMA), sono disponibili gli abstract degli articoli riferiti al processo ai medici di Norimberga (cons. via Internet)

BMJ
La versione Internet del British Medical Journal fornisce il testo completo di tutti gli articoli e degli editoriali inerenti al processo di Norimberga

Museo memoriale dell’Olocausto di Washington
Nella homepage, oltre ai link per visitare la versione internet del museo e informarsi sulle sue iniziative, sono disponibili gli atti del processo ai medici di Norimberga, corredati dalle fotografie originali

Si possono prendere in considerazione, a titolo esemplificativo, storie relative a singoli campi su cui esiste una vasta bibliografia.

Per la differenza sostanziale fra il concetto di eutanasia nel moderno dibattito della bioetica e la deformazione nazista:

– M. Mori, Sulle proteste contro Peter Singer in Germania, Austria, Svizzera e Stati Uniti

– V. Pocar, Peter Singer sul valore della vita umana e l’eutanasia
entrambi i saggi in «Bioetica», Anno 10 n. 3 – 2002