Bandiere arcobaleno

Saltarelli e gighe fermate il treno
quello che andava ad Auschwitz non sai dove
treno di carne umana da bruciare
o carico di fuoco per la guerra.

(coro) Voi grida di innocenza inascoltate.

Poi tu portuale devi scioperare
se sai ciò che trasporta quella nave
rispondi anche tu se va alla guerra
lo sconosciuto in noi lo suggerisce.

(coro) La musica in cerca d’armonia.

Noi siamo ancora qui memoria d’uomo
a sessant’anni da un massaro immane
noi dei Ribelli contro l’arroganza
oggi bandiere alla finestra e in piazza.

(coro) Bandiere arcobaleno della pace.

Madri, padri, nonni e nipoti insieme
anche col cane, l’amicizia è gioia
noi non vogliamo guerre d’infedeli
neppure se il petrolio incendia l’aria.

(coro) Caino è senza meta sulla terra.

Soldato ingannato o mercenario
tu programmato a fare l’assassino
sai cosa ti resta se hai vent’anni?
Il sangue di quei morti il tu rimorso.

(coro) Paura di te stesso nello specchio.

Spegnere l’odio, noi, fu cosa dura
tornati all’anno zero in Società
a spendere una vita prigioniera
d’un girotondo che trascina il piede.

(coro) Non sapevamo più cos’è l’amore.

Quali ingiustizie i morti han combattuto?
Se tornavano all’alba avanti al sole
ribelli al giorno e all’utero stellato
per noi cantava il vino, ci esaltava.

(coro) gridare a quella luna: “Noi siamo qua”.

26 febbraio 2003