Le Lettere da Londra di Giulia Cerrina

Nota biografica

Giulia Cerrina nasce ad Alessandria il 6 maggio 1925. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza, compresi gli anni della guerra, nel piccolo centro monferrino di Fubine con il fratello Ettore e i genitori – il padre, Luigi Cerrina, ferroviere e la madre, Ines Gotta, casalinga.

Terminato l’Istituto Magistrale, si iscrive alla Facoltà di Lingue Straniere dell’Università degli studi di Genova, dove ha l’opportunità di seguire, tra le altre, le lezioni di Mario Praz, uno dei migliori anglisti della sua generazione.

Subito dopo la guerra trascorre circa sei mesi a Londra: di quest’esperienza coinvolgente, formativa e insolita per una giovane donna proveniente da una famiglia di modeste condizioni economiche – documentata nelle lettere inviate alla famiglia – porterà un ricordo indelebile per tutta la vita. In quegli anni conosce a Fubine, dove era rientrato dopo sette anni di confino, Cristoforo Rossi – militante antifascista, partigiano e dirigente comunista – al quale si unisce in matrimonio nell’ottobre del 1949.

Consegue il Diploma di Laurea in Lingua e Letteratura inglese nel 1956, quando è già madre di Ines e Elio: è tra le prime donne laureate di Fubine, un risultato importante in anni ancora segnati da un netto gap di genere nell’accesso agli studi universitari.

Si dedica con passione all’insegnamento delle lingue straniere in diversi istituti scolastici di Alessandria e provincia e in particolare presso il Liceo Scientifico statale ‘Galileo Galilei’, l’Istituto per Geometri con sede distaccata nella Casa di reclusione ‘Don Soria’ (ora Casa Circondariale “Cantiello e Gaeta”), l’Istituto tecnico-industriale ‘Alessandro Volta’ e le scuole medie ‘Luca Valenziano’ di Tortona e ‘Andrea Vochieri’ di Alessandria.

Dopo due anni di insegnamento presso la Casa di reclusione ‘Don Soria’, decide di proseguire l’attività didattica a supporto dei detenuti come volontaria e la conclude nel 1973 (un anno prima della rivolta del 9 maggio 1974).

Da docente conduce anche una intensa attività sindacale, che affianca all’impegno politico nel Partito Comunista Italiano (P.C.I.) e a sostegno della democrazia e della giustizia sociale.

Muore ad Alessandria il 29 aprile del 2018.

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