Non solo nebbia. Teatro, cinema e vita culturale

22 February 2002

Venerdì 1 marzo alle ore 21 nella Sala conferenze di Palazzo Guasco (via dei Guasco 49) a cura dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria, dell’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea e dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” si terrà la presentazione del volume di Alberto Ballerino Non solo nebbia”.

Questo lavoro analizza la vita culturale di Alessandria dal dopoguerra sino all’inizio degli anni Novanta, focalizzando l’attenzione soprattutto sul cinema e sul teatro. La ricerca è suddivisa in quattro parti: nella prima sono presi in esame gli anni del dopoguerra; nella seconda quelli in cui si formarono i circoli e i gruppi culturali; nella terza, quelli della contestazione e del dibattito sul nuovo Teatro; nella quarta, gli anni Ottanta e dintorni.

Il racconto è preciso, analitico, documentato, e contemporaneamente vivace, appassionato, intrigante. L’autore, noto giornalista di Alessandria, riunisce in sé le caratteristiche dello storiografo e quelle dell’appassionato uomo di cultura.

Così, mentre prendiamo atto delle vicende, anche le più minute, che accompagnano la ricostruzione della cultura cittadina dopo gli anni bui del regime fascista e della guerra, e poi il proliferare di gruppi creativi e propositivi, fino alla grande impresa della ricostruzione del teatro e della definizione della sua identità e del suo ruolo, che in alcuni momenti ha raggiunto un orizzonte nazionale, mentre seguiamo queste vicende e quelle parallele della musica e del cinema, davanti ci si apre non solo un casellario di fatti rigorosamente ricostruiti, ma anche un vero paesaggio dello spirito: l’arte descritta e raccontata riproduce in chi legge le emozioni che già aveva prodotto.

Ad introdurre e commentare il libro, e a riparlare delle vita culturale della città, saranno tre protagonisti di quegli anni: Ugo Boccassi, Franco Ferrari e Delmo Maestri. Da loro ci si aspetta non solo cultura ed erudizione, ma quella stessa passione che hanno spiegata nelle vicende di cui furono attori. Letture di Ombretta Zaglio.